Blackout
- alessandroonorato0
- 2 lug 2023
- Tempo di lettura: 2 min

E stavo male con gli occhi rossi
la faccia sconvolta e forse puzzavo pure
ma non potevo non vederti che forse
t'avrei persa e chissà se mai più rivista
E ho preso dodici aerei ventisei treni
pure quarantuno fottutissimi taxi
come fosse l'ultimo giorno del mondo
e vuoi non controllare che
la casa sia a posto
con tutte le cose in ordine
che chissà mai fossero venuti gli alieni
non volevo esser messo in imbarazzo
sentivo un'importanza da finale
anche perché ho sempre subito il fascino delle cose ultime
e le ultime notti e gli ultimi re
E mi manca quel tempo in cui le notti sembravano lunghe
e un aperitivo diventava una cena
che diventava un bar e poi uno o due locali
e poi da qualche parte per mangiare
o scopare
o parlare un po' che magari non c'eravamo detti tutto
e se era inverno meglio
il freddo non contava
ma almeno c'era il buio
e la notte era più lunga e più vera.
Non ricordo nemmeno più le cose
ma solo il vibrare delle emozioni
con quella genuinità disperata
che trovi solo in certe canzoni
e amo pensare
che almeno qualcuno l'ha vissuta quella poetica
e forse son contento che sia morta
e sia rimasta solo nostra
un po' malinconici e un po' idealisti
mentre il mondo andava avanti
noi restavamo lì
continuando a versare l'acqua
in quel lago violaceo in cui volevamo affogare
quella pazzia di pensare
che in quell'istante saremmo stati bellissimi
sotto un cielo di fuoco a testimoniare
che avevamo ragione
i tuoi sentimenti punk non li capivo
ed ero distratto a tradurre dal latino
necrofilia linguistica per
cunnilingus cacofonici
io poi avevo girato l'auto
quando ero rimasto sconcertato
a vedere le luci di San Siro spente
e ho preso un filo nero
trovato sotto neve nordica
e l'ho seguito per perdermi su materassi infami
mentre tu sbiadivi e morivi
e allora l'inchiostro per tenerti in vita
per reinventarsi
e perdonarmi
e scopare
mentre la vita accadeva e si consumava
sulla Adriatica o Tirrenica che ne so
e pensavo che il montaggio è una fase delicata di un film
e se quello della mia vita fosse sbagliato
e montassero solo le attese del traffico
insultando umiliando quello che abbiamo provato
sarebbe terribile ma forse un regalo
perché i sogni se amplificati oltre il dovuto sono incubi
soprattutto underluminal
e la droga è anestesia
più di quanto l'anestesia sia droga
ma di quella volgare
e anche se avessi potuto anestetizzarmi
da te non l'avrei fatto.
E mi dispiace per chi si è perso
Le luci della centrale elettrica
e i lavori in corso dei Baustelle
E chi ha rinunciato all'ultimo drink
E chi non ha fumato una sigaretta in più
e per tutte quelle notti senza te
E i giorni senza scriverti senza scrivere
per chi si è arreso e ha rinunciato a sperare
A credere che saremmo stati insieme
E che tornerà Fellini e anche Manara
e Tinto Brass e l'Atomic e lo Zoom
E a Torino l'Hiroshima mon amour
e mi dispiace mi dispiace mi dispiace
per la leggerezza perduta anni fa
e l'insensata voglia di ritrovarla ancora
e volerla recuperare riprendere e rivivere
afferrarla e amarla e anche scoparla
come se non ci fosse un'altra vita
un altro giorno un'altra opportunità
E mi dispiace mi dispiace mi dispiace
mi dispiace mi dispiace mi dispiace
mi dispiace mi dispiace mi dispiace
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