Aeroporto di Berlino
- alessandroonorato0
- 9 ott 2023
- Tempo di lettura: 2 min

Lèggevo di Brodskij e dell’esilio e in fondo ero anche io in esilio e forse lo siamo tutti ed ero a Berlino anche perché c’è una regola per cui bisogna andare a Berlino per sentirsi un po’ meno normali e c’era ancora Alexanderplatz ma non c’era più la neve e nemmeno Battiato come dicevano i Bodinskij ma in fondo anche loro sapevano che erano passati troppi anni da quando la EMI italiana era stata abbastanza lieta di presentare Giubbe Rosse e ormai quelle atmosfere le vivevi giusto al museo della DDR che avevo visitato anni prima con un polacco che mi stava tanto simpatico e comunque se proprio ho di queste nostalgie il massimo che faccio è guardarmi Goodbye Lenin e poi non è nemmeno più l’era dei quattro quarti / del Berghain / oggi è diverso bevo Fritz Cola e mangio curry e rifletto che ho compiuto 33 anni che è un’età perlomeno antipatica che tutti i migliori se ne sono andati da un pezzo e forse forse sarebbe il momento di fare i conti con le proprie scelte e non fuggire a Londra ma che vuoi farci Londra è così quando ti chiama tu rispondi i Clash non avevano paura di una Nuclear Era mentre noi ci facciamo il segno della croce prima di accendere il cellulare tutte le mattine nella speranza che non arrivi una disgrazia peggiore di quella del giorno prima mescolando Putin Zelensky Biden Meloni Maignan Totti Blasi intrattenendoci nel tempo libero con qualsiasi cosa che ci dia la giusta quantità di odio violenza stupri e crudeltà che ci permetta ancora di tenere una soglia di attenzione decente l’ultimo scrolling mi ha fatto sapere che c’è una serie su un tipo che è stato arrestato perché aveva commesso una serie di efferati omicidi un minorenne compreso condendo il tutto con atti di crudeltà e necrofilia e cannibalismo e aveva pure tentato delle lobotomie domestiche peró era un gay vero non faceva queerbaiting come le persone brutte ah si è una storia vera e no non c’è Favino però boh diamogli una chance in fondo sono in aereoporto che mi frega il caffè fa schifo avrò dormito al massimo un paio d’ore e faccio fatica a concentrarmi sul buon Brodskij per più di 5 minuti comunque si Londra è il posto giusto per festeggiare c’è la birra di quella irlandese il whisky di quello scozzese ci sono le pies tipo quelle di Sweeny Todd c’è teatro quello bello non quello noioso come da noi (eddai passatemela) poi se ti stufa Londra ti ha proprio stufato la vita questa è la verità e tutto sommato è un po’ presto anche se 33 anni non sono pochi.
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