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Sacrilegio

  • alessandroonorato0
  • 22 gen 2024
  • Tempo di lettura: 4 min



San Fran. 20 Jan.

Una mattinata di quelle che durano troppo

Perché iniziano troppo presto

E ho fame ma cazzo sono le undici è presto per pranzare

Non credo alla vita su Marte

Non credo alla vita dopo la Morte

Non credo alla vita prima delle quattro del pomeriggio

E comunque prima delle quattro qui è tutto morte e in effetti quelli che girano per le strade mi sembrano un po’ dei marziani

L’editore mi chiama e dice che il libro nei paesi arabi è un successo

Gli chiedo se mi manderà dei soldi

Dice che mi ha lasciato dei datteri in salotto

Che in effetti non avevo notato

Almeno passerà questa fame assurda post-nottata pesante

Con Wale finisce sempre così

Una birretta come buona base per ripartire, poi due, poi tre, poi whisky per sciogliere i sentimenti ed è subito Paura e Delirio a Las Vegas

La giornata è iniziata troppo presto perché stanno facendo dei lavori alla strada sotto camera mia. Non ho dormito per niente e la testa è pesante.

Li guardo

Sono ragazzi arabi

Stando al mio editore dovrebbero starsene a casa a leggersi il mio libro e invece stanno lì a scavare nel marciapiede

Mangio un dattero

Accendo la televisione

Sembra che abbiano trafugato le ceneri di Bukowski

Chi può essere così coglione da aver fatto qualcosa del genere

Il servizio va avanti, e stando alle immagini sono stati due ragazzi, uno che sembra proprio Wale e l’altro che sembro proprio io. Anzi, a pensarci bene siamo stati noi.

Prendo l’auto, Schizzo a casa di Wale. Lo sveglio.

-    Abbiamo preso Hank, cazzo! –

-    Che abbiamo fatto? –

-    Abbiamo trafugato i resti mortali di Charles Bukowski! –

-    Che coglioni! –

-    Eh. –

-    Com’è cominciata? –

-    Eh, dopo tre birre siamo andati giù di scozzese. Poi è stata un’altra notte underluminal. Poi hai preso quattro tequile. Madre de Dios – Pensai – Ci risiamo –

-    Beh, hai avuto proprio un’idea del cazzo. –

-    È stata una tua idea portare Hank a farsi un whisky anche se è morto –

-    Beh, ho avuto proprio un’idea del cazzo. –

-    Quindi abbiamo scavato la tomba, preso Hank e abbiamo affogato quanto resta di lui nel whisky insieme a noi. –

-    Che poi in realtà negli ultimi anni lui beveva solo vino. –

-    Eh, peraltro. –

Pausa di silenzio riflessiva. Indecisione sul da farsi. San Fran, 20 Jan. È un inverno freddo in California, eppure quelle due teste scoppiano dall'alcol e dall'indecisione. Fissiamo L’urna, contenente quel cocktail micidiale di cenere e whisky.

-    La buttiamo via? – Propone Wale

-    È Hank, cazzo. –

-    Beh, non è che ne resti molto. –

-    Serve qualcosa di più dignitoso. –

Concordiamo che sarebbe un bene spargere quella roba in un luogo a lui congeniale. Certo un posto pieno di donne. Uno spogliatoio femminile magari. Ma è complicato.

Wale mi guarda. Sorride.

-    Eppure ieri mi sembrava una buona idea… -

L’ansia ci assale. Probabilmente siamo già ricercati in cinquanta stati. E Céline ci guarda dall'alto con disapprovazione.

-    Alla televisione dicono che sulla lapide c’era scritto “Don’t try”, pensi fosse rivolto a noi? –

-    Non credo, no. –

-    Va bene, senti, andiamo all'Embarcadero e liberiamo il tutto in mare. –

-    Ok. –

Auto. Fredda San Fran. Le curve sono strette come i nostri pensieri confusi. Un paio di pause, per prendere ciò che serve. Inganniamo il tempo aspettando che faccia buio. Il sole tramonta alle 17.20. Non lo dico io, lo dice Wale controllando smanettando sullo smartphone. Il sole sorgerà pure in oriente ma alla fine fa sempre a riposarsene in mare, almeno da queste parti. A ogni agente che incrociamo ci si gela un po’ il sangue. Wale ha pure dei precedenti per spaccio, anche se non spacciava, più che altro girava con dosi per uso personale che sembravano dosi da spaccio a una persona di buon senso. Sulla guida in stato di ebbrezza sono sempre stato un miracolato come per altre cose, quindi toccherebbe a me addossarmi tutte le colpe. Sì, parliamo anche di questo. L’idea era sua ma poi l’ho attuata io, quindi va bene così.

San Fran, 20 Jan, 17.18. Fissiamo il mare con i piedi nell'acqua gelata. Ci scoliamo una birra, tutti e tre. Io Wale, e l’urna. Il sole sta iniziando a baciare il Pacifico.

-    Beh, vuoi dire due parole? –

Mi chiede Wale.

-    Qualcosa di buddista, visto che lo era diventato? –

-    Anche qualcosa di più semplice. –

Entro in mare. Aspetto che l’acqua mi arrivi fino al bacino. Non c’è nessuno in giro, possiamo stare tranquilli. Ci libereremo delle prove e non sarà successo mai nulla. Assorbo il freddo. Chiudo gli occhi. Vorrei dare un po’ di significato al gesto. Scandisco con voce seria.

-    Se ti devi reincarnare ti prego dimenticati di questa faccenda. Volevamo solo farti svagare un po’. Ti ringraziamo per quanto hai fatto per noi, anche se non l’avrai proprio fatto per noi. Per averci dato un modello, pur se sbagliato. Per averci fatto sentire meno diversi. Per averci fatto capire che va bene anche così e chi se ne frega. Che il whisky si mischia bene con la birra ma non con il vino. Che ci sono profonde verità su noi stessi tra le cosce di una donna. E che essere lucidi, nelle vicende della vita e in quelle della morte, è una cazzo di maledizione. Alleluja e arrivederci. –

E così lo libero per sempre in mare. Wale mi guarda, poi cita il Maestro.

-    Tutti devono pur credere in qualche cosa, io credo che andrò a farmi una birra. –

San Fran, 20 Jan, notte.

Di nuovo al Den Tella. Un covo di teatranti da quattro soldi. Un coreografo promette qualcosa ma ne pensa un’altra. Reebo al bancone è di umore pessimo. Il vecchio delle slot a questo giro dorme con una sigaretta accesa ancora in mano.

Io e Wale beviamo in silenzio. Guiness, che essendo scura dovrebbe scaldare un po’ più il cuore, se mai fossimo nati irlandesi.

Reebo accende la televisione. Sembra che abbiano catturato i due tizi che hanno trafugato la tomba. La polizia di LA li sta scortando in caserma.

-    In effetti Bukowski era sepolto a Los Angeles, noi siamo a San Fran, vero? –

Scandisce lento Wale.

-    Mi sa di sì… -

-    Chi cazzo abbiamo annaffiato nel whisky e buttato in mare? -

 
 
 

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